I consigli di Camilla
il campo estivo

pubblicato in data 13 Giugno 2017

Cos’è il campo estivo?
Dopo aver partecipato a tre campi ancora non posso dare una definizione completa di un campo estivo degli scout in quanto ogni anno si fanno delle esperienze diverse. Tecnicamente sono solo due settimane in cui si dorme in tenda e si sta all’aperto, ma naturalmente è molto più di questo!

Ogni anno ci sono cose diverse da provare e nuove prove in cui cimentarsi. Prima di arrivare alla parte sdolcinata dove parlo dei legami e delle nuove amicizie che si formano parlerò del campo estivo da un punto di vista più pratico.

Queste due settimane sono un concentrato di attività all’aperto, di contatto con la natura e sopratutto di grande divertimento.
Sarebbe troppo semplice dire che ogni notte si dorme in tenda, che si cucina nelle cucine di fango fatte da noi, che si gioca e ci sono delle attività quotidiane più o meno divertenti e che si chiude la giornata con un fuoco; in realtà c’è molto di più dietro a ciò che i parenti possono vedere durante la giornata dei genitori.
Ci sono attività che si fanno tutti gli anni come gli hike (camminate di squadriglia o di reparto) ma altre cambiano tutti gli anni ed è per questo che dopo dieci campi estivi ancora si ha voglia di farne altri!
Una cosa che sicuramente si impara nei campi estivi è che è possibile sopravvivere anche senza patatine, cellulare e senza tutte le comodità di una casa.

Ora arriva invece la parte più sdolcinata e, per alcuni, sicuramente più noiosa ma che, essendo al quarto anno, non posso evitare.
Dopo molto tempo negli scout so che questa esperienza si compone di molte parti, alcuni momenti di felicità ed euforia dove ti rendi conto della fortuna che hai a fare gli scout, dei momenti di indecisione che ti mostrano i tuoi limiti per aiutarti a superarli e dei momenti di crescita dove finalmente ti puoi guardare indietro con soddisfazione e veder tutta la strada che hai percorso.
Non posso parlare di tutte le emozioni che ho provato in questi anni per cui ne descriverò solo due: la prima circa due anni fa quando volevo mollare tutto e chiudere questo capitolo e la seconda lo scorso campo estivo quando sono stata felice di non averlo fatto.
Questi due momenti rappresentano due sentimenti opposti, uno di smarrimento unito alla noia, alla tristezza e al non veder più alcuna utilità nel continuare questo percorso, e l’altro di gioia nell’avere finalmente superato le mie incertezze.

Per concludere credo che ciò che davvero bisogna avere per affrontare al meglio un campo estivo è il coraggio di vivere fino in fondo ogni esperienza e di lasciarsi coinvolgere da tutte le emozioni provocate da un “semplice” campo estivo.

PERCIÒ VIVETE OGNI GIORNO IN QUESTE SETTIMANE SENZA DARE NULLA PER SCONTATO E FACENDO TESORO DI CIÒ CHE VI ACCADE.


Piccola appendice da non trascurare
Cose che sembrano inutili ma non lo sono:

molte cose nella lista del sito [qui…] possono sembrare inutili e io stessa per molti anni non le ho portate ma al campo spesso ci si rende conto troppo tardi dell’utilità di alcuni oggetti.

-fogli e penna-
molto spesso sono sottovalutati ma quando l’ultimo giorno di campo (dove si scrivono più lettere) non si trova un foglio e una penna vengono rivalutati

-coltellino-
questo strumento a volte non si porta pensando di trovare qualcuno che te lo presta ma ho scoperto che è più facile averlo con sé

-bussola-
alcuni sono molto sensibili riguardo questo argomento a causa di alcune attività svolte lungo l’anno ma nonostante questo può sempre tornare utile

Per la squadriglia
a volte mettere delle cose in cassa in modo che le possano usare tutti è molto comodo

-sapone, dentifrici o altro-
portarne uno unico risparmia dello spazio dentro lo zaino e solleva da alcune preoccupazioni

-torcia o lanterna-
utili da mettere sui tavoli quando si cena

 

By Camilla

Gruppo Modena 6 / Reparto Aldebaran